Cop 28 ed auto elettriche: il pensiero di un lettore

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Cop 28, cosa si è deciso?

La Cop 28 recentemente conclusasi con un accordo, che non parla più di phase-out, ma di eliminazione dei combustibili fossili con gradualità, “accelerando l’azione in questo decennio critico”, ha destato l’attenzione del nostro affezionato lettore sig. Franco Fellicò, che, con una lettera aperta di stampo non demagogico, ma scritta con l’interesse per il bene della Terra e delle generazioni che verranno, si rivolge al nostro Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Aggiungo che tutto il mondo, ha accettato di triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030. Buona lettura!

Il Governo italiano, non difenda più i motori termici

A valle della Convenzione Onu sul Clima (Cop 28), se c’è ancora qualcuno che pensa di poter continuare ad avversare la transizione ecologica, è bene che si ricreda perché altrimenti rimarrà abbastanza solo. Spero che questa volta il Ministro Salvini rinsavisca (o rin-Salvini-sca se gli piace di più) e la smetta di difendere i motori termici nel tentativo di mantenere integro il numero dei suoi elettori. Dovrà anzi convincersi, invece, che se continua nella sua opera di difesa delle ICE (auto termiche), prima o poi otterrà proprio l’effetto contrario.

In un mondo in cui si fa di tutto per incentivare l’elettrico, c’è un Paese (l’Italia) in cui non si fa abbastanza. Anche se oggi il Ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato miglioramenti della piattaforma per gli incentivi auto 2024, che vede in certi casi un aumento degli incentivi per l’acquisto dei veicoli a ZERO emissioni (si va quindi da un minimo di 5.000 ad un massimo di 13.750 euro per chi ha l’ISEE fino a 30.000 euro e rottama una EURO 0 o EURO 1), fermo restando gli incentivi per le auto che si vendono di più, ovvero, quelle con emissioni di CO2 dai 61 ai 135 g/km.

La Babele delle colonnine

Solo il nostro Governo si disinteressa della situazione “Babelica” delle colonnine di ricarica, né si pianifica (come in Germania ad esempio) di imporre per legge la presenza di esse in tutti i distributori di carburante.

Ma si metta in testa il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che presto quello che dice finirà per essere una “battaglia contro i mulini a vento”. Infatti ormai non solo l’Europa ha deciso che dal 2035 le auto termiche non potranno più essere prodotte, ma IL MONDO INTERO ha anche deciso di ridurre gradatamente l’estrazione di combustibili fossili fino a raggiungere lo ZERO entro il 2050, per cui anche le auto ancora esistenti a quella data non avranno più carburante da bruciare. Questa decisione è stata perfino sottoscritta dai petrolieri!

I carburanti sintetici non sono la soluzione

Ed è inutile pensare, pur di salvare i motori a pistoni, di sostituire i combustibili fossili con e-fuel o biofuel, perché i costi di quei carburanti sarebbero proibitivi.

Così come la TAV, avversata dal popolo dei NOTAV, si farà perché è giusto che si faccia. Anche la transizione ecologica si dovrà fare per il bene dell’umanità e non sarà certo l’osteggiamento di Salvini a frenarla.

Franco Fellicò