500 Abarth elettrica, ha senso? Qualcuno a storto il naso

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Abarth elettrica

Prima o poi, si sa, arriva per tutti! Anche lo Scorpione, si converte all’elettrico, con la 500 Abarth elettrica. Lo fa con una versione di lancio, in serie limitata, denominata “Scorpionissima”.

1949, gli esemplari che verranno costruiti, come l’anno in cui Carlo Abarth, fondò l’omonimo marchio. Coadiuvato dal pilota Guido Scagliarini, Abarth, decide di aprire l’azienda che porta il suo nome: scelse come simbolo lo scorpione, in riferimento al loro comune segno zodiacale. La ditta, specializzata in elaborazioni, prende la sede a Torino, dove, alla fine dell’anno, conta già oltre 30 dipendenti.

500 elettrica, pepata!

Abarth, storicamente, ha sempre preso Fiat di serie, per elaborarle alla massima potenza. Modifiche strutturali per esaltare la guidabilità e per tenere a bada i motori, che venivano “pompati” tantissimo rispetto a quelli di serie. Il marchio dello Scorpione, è riuscito a catalizzare l’attenzione di oltre 160.000 possessori di vetture Abarth nel mondo, con la “Scorpionissima”. Ma sono rimasti contenti? Sembra proprio di no!

500 Abarth elettrica, troppo simile alla 500 elettrica

Esteticamente, il lavoro fatto dagli stilisti è molto bello e gradevole, anche all’interno. La macchina è bella! Si distingue sicuramente dalla Fiat 500e grazie alle scritte Abarth davanti e dietro e allo Scorpione sui parafanghi posteriori. Ci sono anche elementi aerodinamici importanti, come uno spoilerino sotto al paraurti anteriore e gli estrattori dell’aria sotto al paraurti posteriore.

Estrattori posteriori per la 500 Abarth elettrica
Cockpit 500 Abarth elettrica

Ma ciò che la differenzia maggiormente dalle “normali”, è il passo e la carreggiata maggiorati. Migliorata la ripartizione dei pesi. Baricentro basso, grazie alla batteria agli ioni di litio con una capacità dichiarata di 42 kWh. Il caricabatterie in corrente continua, che accetta potenze fino a 85 kW e pneumatici maggiorati su specifici cerchi da 18 pollici, completano il pacchetto, che dovrebbe incoronarla, auto sportiva. Ma così non è.

Prestazioni

E qui viene il bello, o il brutto… lo 0/100 km/h, viene coperto in soli 7 secondi, grazie ad una robusta coppia motrice di 235 N m e ad una potenza di 155 CV, ma tutti i motori elettrici, si sa, garantiscono scatti brucianti, dov’è l’originalità? La velocità è di soli 155 km/h, pochini… La ripresa migliora rispetto all’Abarth a benzina, ma va?… Il tempo sul giro nel circuito “misto Alfa” del Balocco, migliora di 1 secondo rispetto alla turbo benzina, bene… Ma serviva scomodare come testimonial, il pilota, 2 volte campione del mondo di rally, Miki Biasion? Direi di no!

155 km/h per la 500 Abarth elettrica

Parliamo del rumore

Un’altra nota dolente, farà storcere il naso ai puristi del marchio. All’avvio e allo spegnimento, viene emesso il suono di una chitarra ed in marcia, viene riprodotto artificialmente il rumore del motore turbo benzina

Conclusioni

Ha senso un’Abarth così, al prezzo di 43.000 euro? Sarà il mercato ad emettere la sentenza. L’auspicio è che in Abarth, propongano il prima possibile, qualcosa di diverso. Magari una trazione posteriore o 4×4? Magari più potenza? Una linea più accattivante? Poi quel suono della chitarra, io lo toglierei!…