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Mazda MX 30 R-EV. L’elettrico secondo Mazda!

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Mazda MX 30 R-EV, l’ibrido che mancava

Il costruttore giapponese, con Mazda MX 30 R-EV, vuole accompagnare gli automobilisti verso la mobilità elettrica, in modo graduale. Era già nell’aria da parecchio tempo, che Mazda, che non è un amante della mobilità elettrica pura e soprattutto delle batterie di grandi dimensioni, avrebbe rispolverato la tecnologia del motore Wankel, abbandonata da anni, per installarlo sulle ibride range extender. Lo fa con la nuova Mazda MX 30 R-EV, un’automobile, che fonde molte tecnologie, per un risultato finale interessante.

Ovvero, poter guidare in elettrico, con tutti i pro che ne derivano, senza avere l’ansia da ricarica o da autonomia. La collocazione tecnica della nuova Mazda MX 30 R-EV è, auto ibrida con tecnologia seriale, ma di fatto è un’auto con la sola trazione elettrica, con batterie al litio ricaricabili dalla rete elettrica o dal motore Wankel a pistoni rotanti, alimentato a benzina. Insomma una range extender!

Dettagli estetici ed aerodinamici della nuova MX 30

La Mazda MX 30 R-EV, niente non è, che una Mazda MX 30 ibrida-plug in. Quindi ritroviamo la carrozzeria della sorella full electric, la prima vettura elettrica della casa giapponese, che l’ha preceduta, la MX 30 appunto.

Linee morbide e sinuose, senza spigoli, per un’aerodinamica, probabilmente, efficiente e silenziosa, che fanno il paio con zone della carrozzeria, con tratti più decisi.

Il nuovo crossover del segmento C, realizzato da Mazda, è lungo 440 cm ed alto 157 cm, per un peso di 1.778 kg.

Da notare, il massiccio uso di plastica, soprattutto nella parte bassa dei paraurti e nei parafanghi, utile per proteggere la carrozzeria dalle pietruzze e dalle sportellate nei parcheggi.

I richiami alla sportiva Mazda RX 8, non mancano. Li ritroviamo nelle portiere posteriori con apertura controvento, senza maniglie esterne (per aprire le portiere posteriori bisogna aprire gli sportelli anteriori) e nei cerchi, che con la loro forma, rappresentano il funzionamento del motore a pistoni rotanti, Wankel, di cui era dotata la sportiva RX 8 e di cui è dotata la Mazda MX 30 R-EV.

Apertura porte ad armadio per Mazda MX 30 R-EV

Interni ed Infotainment comuni alla Mazda MX 30

È noto, come il brand Mazda, sia da sempre attento all’ecologia. Negli interni della Mazda MX 30 R-EV, ritroviamo il sughero (Mazda, prima di fare auto, produceva sughero), utilizzato per la consolle e l’interno delle maniglie, i rivestimenti delle portiere sono realizzati con materiale, fatto, grazie al riciclo delle bottiglie di plastica (Pet). Il 20% di filato utilizzato è riciclato, così come la simil pelle viene realizzata usando acqua anziché solventi organici.

L’ergonomia dei comandi, appare buona dalle immagini e crediamo che anche la posizione di guida sia ottima, in perfetto stile Mazda, ma aspettiamo di provarla. I sedili anteriori scorrono in avanti per agevolare l’ingresso al divano posteriore, altrimenti, poco agevole a causa dell’apertura ad “armadio” delle porte. I materiali utilizzati per i rivestimenti sono ecologici.

L’infotainment è affidato ad uno schermo centrale, nella parte alta della plancia, comandabile sia dal touch screen che dal rotore nella consolle centrale. Comprende il navigatore satellitare, Apple CarPlay e Android Auto.

È presente anche l’head-up display! Non mancano i sedili riscaldabili e regolabili elettricamente, con memoria per quello lato conducente. I comandi del climatizzatore automatico, si trovano in basso, dove sono di solito, ma comandabili attraverso uno schermo da 7 pollici.

Il volume del bagagliaio, che ha una forma piuttosto regolare, si aggira attorno ai 350 litri. Peccato che il frazionamento dello schienale del divano posteriore, sia “all’americana”, ovvero 60/40.

Interni Mazda MX 30 R-EV

Motori e sistemi di alimentazione della Mazda MX 30 R-EV

La nuova Mazda MX 30 è una vettura dotata di sistema ibrido plug-in di tipo seriale. Le ruote motrici anteriori, sono mosse dal solo motore elettrico sincrono trifase, dotato di una coppia motrice di 260 N m e di una potenza di 125 kW (170 CV), raffreddato ad olio. La trazione è quindi elettrica.

Nel cofano anteriore, troviamo anche un generatore elettrico, costituito da un motore a pistoni rotanti, denominato Wankel. Questa unità, molto compatta, di appena 830 centimetri cubi di cilindrata, arriva ad un regime di 4.700 giri al minuto, per una potenza di 74 CV.

Grazie al Wankel, il nuovo crossover Mazda, azzera l’ansia da ricarica e da autonomia delle comuni auto elettriche, perché di fatto è un’ibrida range extender.

La batteria al litio da 17,8 kWh, sistemata sotto al pianale, in posizione più centrale rispetto alla MX 30 full electric, per una distribuzione ottimale dei pesi a tutto vantaggio della guidabilità, permette di percorrere 85 km in modalità elettrica, senza che il generatore a benzina intervenga. In un ciclo prettamente urbano, si possono raggiungere i 110 km di percorrenza, grazie al maggior uso della frenata rigenerativa.

Una volta che la batteria ha esaurito la sua carica, il motore Wankel a benzina, che può contare su un serbatoio di 50 litri, si accende per ricaricare la batteria. In realtà, arriva in soccorso, anche per aiutare il motore elettrico, quando si chiedono prestazioni elevate alla vettura. Di fatto però, la trazione è sempre elettrica e non c’è nessuna possibilità di collegamento diretto tra il Wankel e le ruote di trazione.

La Mazda MX 30 R-EV, si distingue da altre range extender del passato, vedi Opel Ampèra e la gemella Chevrolet Volt, per la possibilità di ricaricare il pacco batterie al litio, anche dalla rete elettrica, come una “normale” auto elettrica (BEV). Sia in corrente alternata, a 7,2 kW o 11 kW, rispettivamente in 90 e 50 minuti, che in corrente continua (ricarica fast presso colonnine pubbliche), fino ad una potenza di ricarica di 36 kW, dal 20 all’80% in 25 minuti. L’auto può fregiarsi dello standard V2L (vehicle-to-load), ovvero può alimentare unità esterne, grazie ad una presa da 1.500 W.

Motore Wankel a pistoni rotanti, come generatore

Piattaforma, trazione e cambio

La piattaforma su cui si basa la Mazda MX 30 R-EV è la stessa della Mazda CX 30. Piattaforma che ha dato i natali alla quarta generazione della Mazda 3, presentata ufficialmente a Ginevra nel 2019. La piattaforma Skyactiv!

La trazione del crossover nipponico, è affidata alle ruote anteriori, collegate al motore elettrico. Il cambio è “non pervenuto”, come in quasi tutte le vetture elettriche, in quanto non necessario. I motori elettrici hanno la caratteristica di avere la coppia costante per tutto il range di funzionamento, quindi non ci sono problemi per la ripresa, i sorpassi e le accelerazioni.

Sicurezza e ADAS della Mazda MX 30 e-Skyactiv R-EV

Anche in sicurezza Mazda non lesina e si distingue per la dotazione di ausili alla guida, ADAS. Troviamo la frenata d’emergenza che riconosce anche i pedoni, l’immancabile cruise control attivo, che monitora le auto che precedono per adattare la velocità e quindi la distanza di sicurezza. Il sistema interagisce con il dispositivo di mantenimento della corsia, garantendo così un sistema di guida semiautonoma.

Non manca il controllo dell’angolo cieco degli specchietti esterni, così come è presente il riconoscimento dei segnali stradali e le luci intelligenti con abbaglianti automatici. Inoltre la sicurezza di marcia è garantita da un’ottimale distribuzione dei pesi, grazie alla posizione centrale del pacco batterie.

Mazda MX 30 R-EV

Prestazioni, Consumi e Prezzi della Nuova Mazda MX 30 2023

La velocità massima è autolimitata a soli 140 km/h! Lo 0/100 km/h, viene coperto in 9,1 secondi. I consumi, sono di 1 litro di benzina per 100 km quando si viaggia in ibrido e 17,5 kWh/100 km in elettrico, in linea con i consumi di una “vera” auto elettrica.

I prezzi vanno da 38.150 a 45.650 euro!

Eccoli nel dettaglio:

  • e-Skyactiv R-EV Prime Line: 38.150
  • e-Skyactiv R-EV Exclusive Line 39.100 euro
  • e-Skyactiv R-EV Advantage: 39.650 euro
  • e-Skyactiv R-EV Makoto: 41.400 euro
  • e-Skyactiv R-EV Edition R: 45.650 euro

A chi è adatta?

La vettura giapponese del segmento C, Mazda MX 30 R-EV, è un’auto che per le dimensioni che ha, si adatta alle famiglie medie e/o a chi vuole approcciarsi alla mobilità elettrica per gradi, senza patemi d’animo e ansia, derivanti dall’autonomia limitata delle auto elettriche e dalla carenza, in molte zone, di infrastrutture di ricarica.

Un’alternativa potrebbe essere la Nissan Qashqai e-power, che adotta la stessa filosofia della Mazda MX 30 R-EV, ovvero la trazione elettrica, coadiuvata da un motogeneratore a benzina, efficiente, ma nel caso di Nissan, quasi sempre in funzione, senza la possibilità di ricarica dalla rete elettrica e con pacco batterie al litio molto piccolo.

DR 1.0, con lei la città non fa più paura

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Massimo Di Risio, con la DR 1.0, colpisce ancora!

L’ultima nata del brand molisano, DR Automobiles, si chiama, DR 1.0, una “vetturina” elettrica dalle caratteristiche tecniche e peculiarità, davvero interessanti.

La DR 1.0, non è una microcar, ma un’auto a tutti gli effetti e si guida, solo se muniti di patente B. Un’auto che arriva nel momento della tempesta perfetta. L’elettrico, voluto dall’Europa, fa fatica soprattutto in Italia a prendere piede. Vuoi per cultura, per mancanza di infrastrutture di ricarica, prezzi delle auto elettriche ancora inarrivabili per la maggior parte delle persone, l’auto elettrica fatica a decollare. DR, con la 1.0, prova ad intercettare gli “elettroscettici” e coloro che hanno un budget limitato.

Dettagli estetici ed aerodinamici della DR 1.0

Guardando le immagini, non si può non pensare alla Smart. Sbalzi ridotti, parte posteriore praticamente verticale e vistose protezioni in plastica della carrozzeria. Ma in realtà, la DR 1.0, è qualcosa di diverso. In appena 320 cm di lunghezza e 159 cm di altezza totale, troviamo 4 posti e un baule da 110 litri di capacità, che diventano 630 litri, nel caso in cui si abbattano i sedili posteriori.

Bagagliaio DR 1.0

L’aerodinamica è curata e priva di spigoli. Azzeccata la grandezza degli pneumatici (165/65), che sono montati su cerchi da 15 pollici. Soluzione questa, che da benefici, sia in termini aerodinamici, per un confort maggiore e consumi di energia ridotti, che in termini di volume interno. Cerchi piccoli, permettono di avere più spazio interno, che già, grazie alla meccanica ridotta all’osso, trattandosi di un’auto full electric è maggiore rispetto ad un veicolo ibrido o endotermico. Quattro le tinte a disposizione, tre delle quali bicolore.

DR 1.0

Interni ed Infotainment

Gli interni della DR 1.0, vengono definiti dalla casa, di qualità superiore, rispetto al segmento di appartenenza e gradevoli al tatto. L’abitacolo appare luminoso in perfetto stile Urban. Non mancano chicche, come i sedili anteriori scorrevoli elettricamente, per agevolare l’ingresso ai 2 posti posteriori. Inoltre i sedili anteriori hanno l’appoggiatesta incorporato, come nelle auto sportive blasonate.

Abitacolo DR 1.0

L’infotainment è più che adeguato e ha il suo cuore elettronico nel display LCD da 9,7 pollici al centro della plancia, il cui sistema supporta sia Android auto che Apple car play. Bluetooth, climatizzatore e radio, vengono gestiti dal display soft-touch, attraverso il quale è possibile anche monitorare la percentuale di carica residua e il flusso di energia anche in fase rigenerativa.

Non mancano i comandi al volante e la ricarica wireless per lo smartphone. Quest’ultima si trova nel tunnel tra i due sedili anteriori.

Il quadro strumenti da 3,5 pollici, completamente digitale, permette di tenere tutto sotto controllo. L’apertura del bagagliaio è da remoto, col telecomando. Comodo!

Touch panel DR 1.0, per il controllo dell’infotainment
Ricarica wireless DR 1.0 per smartphone

Motori e Sistemi di Alimentazione della DR 1.0

La 1.0 della casa molisana DR, monta un motore elettrico sincrono a magneti permanenti, che rappresenta la soluzione tecnica più performante (pensate che alcune vetture premium montano il motore asincrono, che è meno accreditato). Il motore viene alimentato da una batteria agli ioni di litio da 31 kWh ed ha una potenza massima di 45 kW (61 CV). La coppia massima è di 150 N m.

Come in tutte le auto elettriche che si rispettino, la ricarica della batteria di trazione, può avvenire sia in corrente alternata (6,6 kW), attraverso un connettore Mennekes di tipo 2, che in corrente continua (40 kW), attraverso un connettore CCS COMBO 2 (standard europeo).

La ricarica fast in corrente continua, presso le colonnine pubbliche, permette di ricaricare il pacco batterie della DR 1.0, dal 20 all’80% in 35 minuti, mentre la ricarica slow in alternata, impiega circa 4 ore per la stessa quantità di energia.

Autonomia: 294,11 km ciclo urbano WLTP – 210 km ciclo combinato WLTP.

Chiaramente nel ciclo urbano l’autonomia è maggiore, in quanto, la potenza viene richiesta in modo discontinuo ed in più, c’è il recupero dell’energia in frenata a fare la differenza. Ma visto che la DR 1.0 ha come missione la mobilità urbana soprattutto, possiamo dire che l’autonomia dichiarata di 294 km sia realistica.

La batteria è garantita 8 anni o 100.000 km, in linea con tutti i costruttori del mondo, anche se, la casa dichiara che il pacco batterie sopravvive a 1.000 cicli completi, quindi circa 300.000 km.

Piattaforma, Trazione e Cambio

Ormai è risaputo, il segreto del successo della DR Automobiles è quello di affidarsi a componentistica cinese e a piattaforme condivise. La DR 1.0 non sfugge a questa regola e quindi la piattaforma su cui nasce è quella della Chery eQ1, modello di produzione cinese lanciata per la prima volta nel 2017 e a seguire ristilizzata e soprannominata Ant (“Formichina”).

C’è da dire però, che il progetto DR 1.0, è nuovo, rispetto al progetto del colosso Chery. Quindi, la base è cinese, ma “l’auto è italiana”.

La trazione della DR 1.0 è posteriore e come su ogni auto elettrica, fatta eccezione per alcune auto sportive, il cambio non c’è, in quanto non necessario al motore elettrico, che garantisce sempre una spinta adeguata.

Sicurezza e ADAS, la DR 1.0 non delude

La piattaforma è integrata da un’intelaiatura in alluminio. La sicurezza è garantita dalla traversa anticollisione ad alta resistenza. La batteria di trazione ad alta tensione, si disattiva automaticamente in caso di incidente grave.

Gli ausili alla guida basilari non mancano e la DR Automobiles, fa notare, che i tecnici abbiano lavorato molto per far interagire al meglio, l’ABS (con ripartitore di frenata EBD) con l’ESP, il controllo della stabilità, per ottenere una migliore stabilità a vantaggio della sicurezza di guida e una risposta dello sterzo accurata, per esaltare il piacere di guida. Non ci sono notizie al momento, su particolari sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione.

Da notare, come i freni e le sospensioni, siano da auto di categoria superiore, e non da “vetturina” per la città. I freni anteriori sono a disco autoventilanti e quelli posteriori a disco. Le sospensioni anteriori sono di tipo MacPherson e quelle posteriori, indipendenti di tipo Multilink.

Prestazioni, Consumi e Prezzi

Le prestazioni del motore elettrico da 61 CV della DR 1.0, sono di tutto rispetto, considerando che è una City Car. Consentono alla vettura di raggiungere i 120 Km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 50 km/h in 5 secondi e di coprire lo 0-100 km/h in 17 secondi.

Considerando l’autonomia dichiarata, DR non dichiara i consumi, (Autonomia: 294,11 km ciclo urbano WLTP – 210 km ciclo combinato WLTP), i consumi medi, facendo un rapido calcolo, dovrebbero attestarsi sui 12/13 kWh/100 km, ovvero si percorrono 7/8 km con 1 kWh.

La leggerezza aiuta e la 1.0 ha un peso in ordine di marcia di 1.050 kg!

I prezzi sono la nota dolente di tutte le auto elettriche, anche se piccole, a causa del costo ancora alto delle batterie al litio.

Per portarsi a casa la DR 1.0, senza rottamazione, occorrono 21.900 euro al netto di ecobonus statale e bonus DR. Con rottamazione (il veicolo che si rottama deve essere ante euro 5), occorrono 19.900 euro al netto di ecobonus statale e bonus DR.

Senza incentivi o sconti, il prezzo di listino è di 25.900 euro!

Dr 1.0 caratteristiche da record!

A chi è adatta la DR 1.0?

L’ultima nata di casa DR, è una vettura che arriva in un momento strategico. L’italiano medio che usa l’auto per andare a lavoro ogni giorno e non vuole sottostare ai divieti di circolazione è il cliente tipo della DR 1.0. Si, perché è ecologica e scattante come ogni elettrica e si parcheggia facilmente grazie alle dimensioni contenute. Inoltre, si usufruisce dei benefici che hanno le vetture a zero emissioni.

Ma è anche adatta a chi vuole una seconda auto per la famiglia, ecologica, poco impegnativa, che si ricarichi in fretta, quindi anche giusta per chi non ha il garage.

Quest’auto al momento, non ha rivali diretti sul mercato! Piccola, ma spaziosa, con 4 posti e ricarica rapida. Potente ma parca nei consumi. Forse la Dacia Spring potrebbe essere un’alternativa, ma è un’auto meno potente, con la ricarica rapida come optional e meno “intelligente”. Si, perché la Spring, non nasce per essere elettrica come invece è stato per la 1.0, ma nasce su una piattaforma che doveva ospitare una vettura termica.

Michelin Crossclimate2: pneumatici 4 stagioni

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Opinioni su pneumatici 4 stagioni

Gli pneumatici 4 stagioni, stanno prendendo sempre più piede. Michelin CrossClimate2, sono la risposta ad un mercato in continua crescita, di chi gli pneumatici li ha inventati.

20 anni fa, gli pneumatici 4 stagioni, non andavano bene, né col caldo né col freddo. Inoltre erano rumorosi e dalle scarse performance. I tempi sono cambiati e vuoi la crisi, vuoi il “clima pazzo”, molti automobilisti vogliono le 4 stagioni (+200% dal 2015). E fanno bene, in quanto se non si frequenta la montagna nei periodi freddi (in questo caso è consigliabile il cambio gomme stagionale), per le nevicate occasionali in pianura o in autostrada, vanno più che bene. Inoltre, alcuni marchi, sono in grado di offrire un prodotto, che raggiunge la sufficienza in tutte le situazioni. Il pneumatico 4 stagioni è un compromesso e se va benino sull’asciutto e sul bagnato e benino sulla neve e fango, possiamo accontentarci.

Le gomme all season, chiamate anche così, hanno la carcassa di un pneumatico estivo e il battistrada di un pneumatico invernale. Sono omologati M+S, come le gomme termiche e permettono di circolare tutto l’anno, senza bisogno di avere le catene a bordo. Comodo ed economico, in quanto evitano di avere 2 treni di gomme e le lunghe file dal gommista al cambio stagione. Ma vediamo la risposta Michelin, a questo mercato così agguerrito!

Michelin Crossclimate2

Michelin ha rinnovato la sua offerta di pneumatici quattro stagioni, la gamma CrossClimate, presentando tre nuovi prodotti negli ultimi 18 mesi: dapprima la seconda generazione del pneumatico dedicato alle auto di tutti i segmenti, crossover e piccoli SUVMICHELIN CrossClimate 2 e, successivamente, la versione specifica per i SUV di medie e grandi dimensioniMICHELIN CrossClimate 2 SUV e quella specifica per i camperMICHELIN CrossClimate Camping.

Questi tre prodotti affiancano un quarto modello, MICHELIN Agilis CrossClimate, nato per equipaggiare i veicoli commerciali, un segmento in forte crescita negli ultimi anni grazie al boom dell’e-commerce e alla necessità di effettuare un maggior numero di consegne all’interno dei centri urbani.
Una gamma completa che conta quasi 5 milioni di pneumatici venduti in Italia e che, a distanza di 8 anni dal lancio, anche nel 2022 si conferma il “best seller” tra i pneumatici all season nel nostro Paese. Nel corso del 2023 Michelin introduce sul mercato nuove dimensioni ampliando l‘offerta del 10%, arrivando a equipaggiare SUV in 21 e 22 pollici.

Michelin CrossClimate2

 Michelin CrossClimate2: tutte le versioni nel dettaglio

  • CrossClimate2: per auto piccole, medie, compatte e crossover. Lanciato a settembre 2021, raccoglie l’importante eredità di MICHELIN CrossClimate, del quale migliora quasi tutte le prestazioni: frenata su asciutto, frenata su bagnato, trazione su neve e la resistenza al rotolamento, con il conseguente risparmio di carburante. Un miglioramento che ne porta l’efficienza energetica ai livelli dei pneumatici estivi e che, grazie al primo posto in 6 test su 9 e sempre sul podio negli altri tre, posiziona questo prodotto ai vertici della categoria.
  • CrossClimate2 SUV: per SUV di medie e grandi dimensioni. Lanciato nel corso del 2022, è leader in 8 prestazioni su 8: frenata su asciutto, frenata su bagnato e neve, sia da nuovo che da usurato in prossimità del limite legale di usura (1,6mm), trazione sulla neve da nuovo e da usurato e, infine, in durata chilometrica.
  • Agilis CrossClimate: la soluzione all season per i veicoli commerciali e i van. Un segmento in crescita grazie al boom dell’e-commerce e delle consegne nei centri urbani, unitamente alle frequenti restrizioni nelle città per i veicoli pesanti, che dispone oggi di una soluzione che aiuta a ridurre il TCO, mantenendo un’elevata sicurezza, robustezza e durata chilometrica.
  • CrossClimate Camping: il pneumatico all season specifico per i camper, lanciato a febbraio 2022, risponde alle necessità dei camperisti che utilizzano il proprio mezzo tutto l’anno.

L’attenzione di Michelin all’ambiente

È noto come Michelin, sia attenta all’ambiente, tant’è che conduce test, anche sui pneumatici usurati, fino al limite di legge di 1,6 mm. Condanna fermamente la sostituzione degli pneumatici, prematura, visto che la maggior parte delle persone, li sostituiscono, quando il battistrada arriva a 3 mm. Troppo presto! Michelin si impegna a garantire pneumatici sicuri, fino alla fine della loro vita, anche quelli della gamma CrossClimate2.

Nuova Prius, prenotabile on line

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Nuova Toyota Prius plug-in

La nuova Prius, presentata ormai 2 mesi fa, è finalmente ordinabile on line. Basta una caparra simbolica di 250 euro, per l’unica versione al momento disponibile, ovvero la Lounge, che prevede cerchi in lega da 19”, fari full LED, sistema multimediale toyota Smart Connect + con schermo da 12,3”, sedili riscaldabili in tessuto sportivo e a regolazione elettrica, nonché il pacchetto toyota T-Mate con il toyota Safety Sense di ultima generazione.

Minimal la strumentazione

I clienti che effettueranno la prenotazione e concluderanno l’acquisto, oltre ad essere tra i primi a guidare la nuova Prius Plug-in Hybrid, riceveranno, incluso nel prezzo della vettura, un voucher Enel X da 1.385 kWh, valido per 12 mesi dall’acquisto e pari a 100 ricariche complete della vettura.

La scelta del colore e dell’allestimento in fase di pre-ordine non è vincolante. Potrà essere infatti eventualmente cambiato al momento dell’ordine della vettura. Mentre i clienti che decideranno di non procedere all’acquisto potranno ottenere il rimborso del deposito versato. Il periodo di prelazione terminerà il 18 aprile.

Come al solito linea aerodinamica per la Nuova Prius

101 CV in più, per la nuova Prius

Sembra ieri, quando la Toyota fece da apripista nel mondo elettrificato, nell’ibrido per l’appunto. Sono passati 25 anni dal primo modello e oggi siamo alla quinta generazione! Solita forma a goccia, che la rende aerodinamica, più bassa della precedente versione di 50 mm e soprattutto, finalmente bella. Somiglia ad una Tesla Model 3…

Verrà venduta in Europa, solo nella variante plug-in hybrid. Sistema, composto da una batteria al litio di densità maggiore, da 13,6 kWh, ricaricabile grazie ad un efficiente recupero dell’energia in frenata, dalla rete elettrica in corrente alternata, con un connettore Mennekes tipo 2 ed udite udite, con pannelli fotovoltaici sul tetto, che garantiscono 8 km al giorno in più di percorrenza (optional).

Pannelli fotovoltaici sul tetto, opzionali, per la Nuova Prius

Il motore termico è un 2 litri, come al solito a ciclo Atkinson (con chiusura ritardata della valvola di aspirazione) da 148 CV e il motore elettrico ha una potenza di 160 CV. La potenza di sistema è 223 CV, 101 in più della versione che va a sostituire!

Le prestazioni della nuova Prius

L’accelerazione da 0 a 100 km/h, viene coperta in appena 6,7 secondi, l’autonomia in elettrico, sarà di circa 70 km. Il cambio, sarà il solito E-CVT dei motori ibridi Toyota, con rotismo epicicloidale, il cui funzionamento lo trovate qui. Il prezzo vicino ai 50.000 euro!

Non ci rimane che provarla!…

Camion a biometano, Volvo Trucks ci crede!

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Tante strade per fermare il cambiamento climatico

Per Volvo, i Camion a biometano, a HVO (prodotto diesel premium fatto interamente da materie prime rinnovabili, è il carburante per veicoli diesel più sostenibile sul mercato con il 30% in meno di emissioni di particolato, il 9% in meno di ossido di azoto (NOX) e con il 90% in meno di CO2 rispetto al normale diesel) o idrogeno verde, insieme a quelli elettrici a batteria e quelli elettrici a celle a combustibile (fuel cell), rappresentano le strade da seguire.

“Sono necessarie diverse soluzioni tecniche perché la disponibilità di infrastrutture energetiche e di combustibile differisce notevolmente tra i paesi e le regioni, e anche perché i requisiti per ciascun incarico di trasporto possono variare”, queste le parole di Daniel Bergstrand, Product Manager LNG, H2-ICE & Fuel Cells di Volvo Trucks.

Volvo FH e Volvo FM

Già 5 anni fa, Volvo Trucks, riteneva, che alimentare i propri Camion a biometano (bio-lng), rappresentasse un ottimo complemento ai veicoli elettrici, per avvicinarsi al concetto di trasporti a zero impatto climatico.

Un nuovo livello di potenza di 500 CV, va ad affiancare i motori da 420 e 460 CV di Volvo FH e Volvo FM, a richiesta anche il modello per cantieristica, Volvo FMX. I motori a gas ottengono anche importanti aggiornamenti tecnici che li rendono fino al 4% più efficienti nel consumo di carburante, che insieme ad un nuovo serbatoio del gas più grande del 10%, contribuisce a una maggiore autonomia.

Entro il 2030, importante incremento della produzione di biometano

La produzione europea di bio-LNG dovrebbe aumentare rapidamente per abbandonare l’uso di LNG fossile.

Il piano REPower EU, prevede di incrementare la produzione annuale di biogas di dieci volte entro il 2030 e il settore ha già avviato una rapida fase di crescita. Anche al di fuori dell’Europa il potenziale per il biogas sta guadagnando interesse.

Impianto di produzione biometano

“I nostri veicoli efficienti alimentati a gas hanno prestazioni paragonabili ai loro equivalenti diesel. Il rifornimento è veloce quasi quanto un camion diesel e la crescente rete di oltre 600 stazioni di rifornimento sia per il bio-LNG che per l’LNG in Europa li rende ideali per i trasporti a lungo raggio“, spiega Daniel Bergstrand.

L’autonomia raggiunge i 1.000 km di percorrenza. L’efficienza del motore è affidata a nuovi iniettori e pistoni a basso attrito, a un nuovo turbo, pompa dell’olio variabile e Ventilazione del Carter che gestisce l’olio non filtrato.

I nuovi motori Euro6 step E alimentati a gas sono fino al 4% più efficienti in termini di consumo di carburante rispetto ai motori step D. I motori dei Camion a biometano, funzionano grazie al bio-LNG (biogas liquefatto) o LNG, ma una piccola quantità di diesel o HVO, viene utilizzato per accendere il gas.

Ricordiamo, che la liquefazione del bio-LNG, avviene, come per LNG, grazie al raffreddamento a -162 °. Questo comporta una riduzione del suo volume, che permette di stoccare quindi più energia all’interno del Camion.

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Hyundai Bayon, arriva il riconoscimento

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Hyundai Bayon, premiata come “best import car 2022”

Quando si lavora bene, si viene notati da chi conta! Il progetto di Hyundai Bayon, ha dato prova nei numerosi test condotti nel 2022, di essere buono e Auto Bild, il popolare magazine tedesco, l’ha premiato. Hyundai Bayon, è stata eletta “Best Import Car”, non male per un’auto che sta sul mercato europeo da soli 18 mesi!

Queste le parole del Vice President Marketing, Product and PR di Hyundai Motor Europe, Andreas-Christoph Hofmann: “con il suo design unico, gli interni spaziosi e le numerose funzioni avanzate di connettività e sicurezza, BAYON si distingue nel suo segmento. Questo successo dimostra come la nostra strategia di offrire una gamma diversificata di SUV per diverse tipologie di clienti, stia dando i suoi frutti”. 

Motori efficienti per abbattere le emissioni di CO2

La Hyundai, con l’urban SUV Bayon, affida la lotta al riscaldamento globale, alle tecnologie mild hybrid a 48 volt ed all’alimentazione GPL.

I propulsori denominati Kappa, aggiornati, vengono offerti, nella versione top di gamma, col motore 1.0 T-GDi 3 cilindri da 48V e 100 CV, abbinato al cambio manuale intelligente a 6 marce (6iMT, il cui funzionamento, prende spunto dalla ruota libera della bicicletta, ovvero, se si rilascia l’acceleratore, automaticamente viene azionata la frizione, per beneficiare del veleggio, per diminuire i consumi e le emissioni) o al cambio a doppia frizione a 7 marce (7DCT).

Per la versione a GPL, c’è il 1.200 cc, disponibile anche nella variante solo a benzina. La versione GPL ha un’autonomia complessiva di 1.300 km!

Hyundai Bayon, vista frontale

Bayon, compagna di viaggio perfetta, dentro e fuori città

Con un passo di 2.580 mm, BAYON si distingue per uno spazio interno generoso e confortevole, mentre il suo bagagliaio offre una capienza superiore alla media (411 litri secondo lo standard VDA).

L’infotainment è di alto livello e grazie al pacchetto Smart Sense, si può contare su un sistema di connettività e sicurezza attiva tra i più avanzati.

Gli ADAS, non potevano mancare, rendendo la guida più sicura e rilassante. Troviamo i sistemi di assistenza alla guida, come, il Lane Following Assist (LFA) e il Navigation-based Smart Cruise Control (NSCC). Dalle tecnologie di sicurezza avanzate alle caratteristiche orientate al comfort.

Direi: premio meritato!

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2022: andamento mercato automotive

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Il noleggio a lungo termine fa da locomotiva

Andamento mercato automotive: ANIASA,  l’Associazione che rappresenta in Confindustria il settore dei servizi di mobilità, fa luce su un 2022, che ha visto un calo delle vendite di auto rispetto al 2021, del 9,5%. Quasi il 28% del totale delle immatricolazioni di auto, è da attribuirsi al settore del noleggio dei veicoli, per un totale di 365.000 immatricolazioni. Quindi più di una vettura su quattro è a noleggio, incredibile!

Noleggio di veicoli a basse emissioni

Le sorprese non finiscono qui! Il noleggio a lungo termine (+19% rispetto al 2021) ha un ruolo chiave nello sviluppo della mobilità a basse emissioni. Il settore ha immatricolato il 56% delle vetture ibride plug-in sul mercato e il 30% delle auto elettriche. Inoltre cresce la platea dei privati, che scelgono di noleggiare un’auto invece di acquistarla.

Di non secondaria importanza è il supporto al ringiovanimento del parco circolante, che vede l’Italia tra le nazioni meno virtuose, con un’età media delle vetture di 11,8 anni. Il noleggio a lungo termine prevede una vita media dei veicoli di 4 anni, passati i quali, i veicoli usati di ultima generazione, meno inquinanti quindi, vengono immessi nel mercato dell’usato, a prezzi più abbordabili dei veicoli nuovi, consentendo di fatto un ringiovanimento del parco auto nazionale.

Noleggio a breve termine in crisi

Se il noleggio a lungo termine, fa da traino alla ripresa del mercato automotive, non si può dire la stessa cosa di quello a breve termine e del noleggio dei veicoli commerciali leggeri (53.396 unità rispetto alle 56.032 del 2021), che registra un calo del 5%. Poco o niente a confronto del calo del 12% dell’immatricolato nazionale dei veicoli commerciali leggeri. Il noleggio a breve termine,  ha dovuto fare i conti con la perdurante scarsità di prodotto sul mercato e con le politiche commerciali delle Case automobilistiche che hanno continuato a privilegiare altri canali di vendita. Per sopperire a queste dinamiche gli operatori hanno avviato la ricerca di nuovi canali per la fornitura di auto, volgendo con maggiore interesse lo sguardo verso la Cina.

Conclusioni

Ormai da anni, il noleggio, rappresenta un’alternativa concreta all’acquisto dell’auto. Lo sanno bene le imprese italiane, i turisti ed ora anche i numerosi privati, che sfruttano il noleggio, per potersi accaparrare l’auto a basse emissioni, che altrimenti non potrebbero permettersi.

Col noleggio, scompaiono le paure ed i dubbi, per la gestione del veicolo ed il fine vita.

Il presidente di ANIASA, Alberto Viano, auspica che il governo, nel corso del 2023, possa equiparare al 100% il sostegno degli incentivi anche per chi noleggia una vettura elettrica (al pari di chi l’acquista), al fine di raggiungere una quota di mercato delle auto a zero emissioni, sempre maggiore.

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Polo 2022, la terza auto più venduta, che successo!

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Nuova polo per neopatentati

La Polo 2022 della Volkswagen, è, per numero di vendite, la terza auto più venduta del colosso tedesco. Il listino si arricchisce nel 2023, con una versione ed un’offerta appositamente studiate per i neopatentati. Quest’ultimi sono linfa vitale del mercato dell’auto, tant’è, che nel segmento B, le auto idonee ai neopatentati, rappresentano un terzo delle vendite. Ma vediamo nel dettaglio le offerte della casa tedesca.

PVV, il Progetto Valore Volkswagen

Stiamo parlando della Nuova Polo 1.0 EVO 80 CV Life, proposta a febbraio da 149 Euro al mese con la formula finanziaria PVV 36 mesi, grazie agli incentivi statali e a uno sconto dedicato agli under 30 che al momento dell’acquisto abbiano ottenuto la patente di guida da meno di un anno, o alle famiglie con un componente che soddisfi questo requisito. La rata mensile molto ridotta della formula finanziaria Progetto Valore Volkswagen, è possibile grazie al contributo statale con rottamazione fino a 2.000 € per l’acquisto di vetture con emissioni di CO2 61-135 g/km e all’ulteriore sconto per i neopatentati. L’offerta, prevede un anticipo di 3.600 Euro (TAN 9,39%, TAEG 11,32%) con estensione della garanzia, extra time di 2 anni o fino a 80.000 km e la percorrenza annua di 15.000 km.

Il noleggio, in Italia, sta prendendo sempre più piede, infatti, gli ultimi dati, ci dicono, che, un’immatricolazione su 4 è noleggio a lungo termine. Non poteva mancare, quindi, l’offerta Vw, per chi preferisce la modalità “tutto compreso” del noleggio. La Nuova Polo 1.0 EVO 80 CV Life è disponibile da 299 Euro al mese con anticipo di 4.935 Euro.

Versione base ma ricca, per la Polo 2022 per neopatentati

 La Nuova Polo in allestimento Life oggetto della promozione, vanta una dotazione di serie completa che include, tra gli altri:

  • App-Connect wireless per Android e Apple CarPlay
  • Cerchi in lega da 15 pollici
  • Strumentazione digitale Digital Cockpit da 8 pollici
  • Fari a LED
  • Mirror Pack (specchietti retrovisori esterni regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente)
  • Infotainment predisposto alla navigazione satellitare Ready2Discover con schermo touch da 8 pollici
  • Volante multifunzione rivestito in pelle
Cockpit Vw polo 2022

Niente male!

ADAS a Go Go per la Polo 2022 allestimento life

Non mancano gli ADAS:

  • Rilevamento della stanchezza del conducente Fatigue Detection
  • Sistema di monitoraggio anteriore Front Assist con City Emergency Brake e riconoscimento pedoni e ciclisti
  • Assistente al mantenimento di corsia Lane Assist
  • Cruise control con limitatore di velocità

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BMW elettriche, raddoppiano le vendite!

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BMW Group leader nel segmento Premium

In uno scenario triste per le case automobilistiche per il calo delle vendite, la casa di Monaco di baviera, riesce con le BMW elettriche e non solo, a vedere il bicchiere mezzo pieno. I numeri dicono che la vendita di auto elettriche BMW è raddoppiata nel 2022 rispetto all’anno precedente e per quanto riguarda il segmento generale delle Premium, la BMW rimane saldamente in prima posizione. Mini electric è il modello Mini più venduto. Non male direi!

Il futuro del BMW Group è elettrico, circolare e digitale

Uno step fondamentale nel percorso verso la NEUE KLASSE è stato presentato al CES di Las Vegas la scorsa settimana: BMW i Vision Dee rappresenta la visione del BMW Group sulla futura esperienza digitale, sia all’interno che all’esterno del veicolo. Il BMW Group fornirà ulteriori informazioni e anteprime del rivoluzionario concetto di veicolo della NEUE KLASSE nel corso del 2023.

BMW i7

Allo stesso tempo, l’azienda sta portando avanti una ulteriore digitalizzazione delle vendite e del marketing. In futuro, il BMW Group si affiderà alla vendita diretta in 24 mercati europei, con agenti che agiranno come rappresentanti di vendita questo creerà le condizioni necessarie per una transizione senza soluzione di continuità tra l’esperienza del cliente online e offline. Il chiaro obiettivo del nuovo modello di agenzia è quello di aumentare la soddisfazione del cliente, migliorare l’esperienza premium di brand e di raggiungere nuovi target di clienti inclini all’online. Il nuovo modello di agenzia del BMW Group comporterà anche una maggiore trasparenza dei prezzi e garantirà ai clienti un’offerta identica e coerente in tutti i canali di vendita. Quest’anno saranno poste le condizioni che consentiranno a MINI di iniziare nel 2024 e a BMW di seguire nel 2026. L’implementazione avverrà in stretta collaborazione con i partner di vendita.

L’app My BMW/MINI è un elemento centrale del riallineamento delle vendite. Con le sue numerose funzioni e un’interfaccia utente intuitiva, guida gli utenti attraverso la migliore esperienza cliente del settore. L’app My BMW/MINI funge da interfaccia per un dialogo personalizzato con i clienti, con circa due milioni di utenti in circa 50 mercati ogni giorno.

Obbiettivo per il 2023: 15% delle vendite totali da veicoli full electric

I buoni risultati però, bisogna essere bravi a mantenerli. BMW Group è fiduciosa per il 2023 e punta, vista la crescita importante e costante di ordini di BMW elettriche, ad arrivare al 15% delle vendite totali da veicoli completamente elettrici.

BMW, punta molto sull’elettromobilità, infatti nel 2023, vedrà la luce anche la BMW serie 5 elettrica, la i5!

BMW vende tanto in tutto il mondo

Lo scorso anno il BMW Group ha consegnato ai clienti un totale di 791.985 veicoli BMW e MINI (-6,4%) in Cina. Nel quarto trimestre sono stati venduti 199.112 veicoli, con un aumento del +12,7%.

Le vendite di BMW e MINI negli Stati Uniti tra gennaio e dicembre hanno totalizzato 361.892 unità (-1,3%). Le vendite si sono sviluppate positivamente nel quarto trimestre: le consegne del BMW Group sono aumentate del +11,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 112.057 unità.

In Europa, il BMW Group ha venduto un totale di 877.369 veicoli BMW e MINI nel 2022 (-7,5%). Nel quarto trimestre, l’azienda ha consegnato ai clienti 247.551 unità. Ciò rappresenta un aumento del +10,9%.

In Germania, nell’intero anno sono state immatricolate 252.087 vetture BMW e MINI. 

Rolls-Royce Motor Cars, 118 anni di storia e record di vendite

Nell’anno in cui Rolls-Royce Motor Cars ha presentato Spectre, la prima super coupé elettrica extralusso al mondo, l’azienda ha registrato anche le vendite più alte dei suoi 118 anni di storia, con 6.021 auto consegnate ai clienti in tutto il mondo (+7,8%). Molte regioni hanno raggiunto le vendite più alte di sempre.

Ognuna di queste vetture era Bespoke: realizzata secondo i desideri del cliente, fin nei minimi dettagli. Il valore generato dall’impareggiabile offerta Bespoke del marchio è stato più alto che mai, con clienti che pagano in media circa mezzo milione di euro per avere una Rolls-Royce unica.

La domanda globale rimane sostenuta per l’intero portafoglio prodotti, guidato da Cullinan e Ghost, il portafoglio ordini di tutti i modelli si estende fino al 2023, con preordini molto forti per la nuova Spectre completamente elettrica, dopo un’anteprima mondiale di grande successo in ottobre. La reazione eccezionalmente positiva dei clienti alla Spectre arriva mentre il marchio si prepara a costruire solo auto completamente elettriche entro la fine del 2030.

Anche con le due ruote di BMW Motorrad, record di vendite

BMW Motorrad ha registrato le vendite più alte nella storia dell’azienda. In particolare, l’Europa, le Americhe e l’Asia hanno registrato nuovi picchi di vendita e hanno contribuito in modo determinante al record di BMW Motorrad.

BMW CE 04, completamente elettrico

202.895 moto e scooter consegnati ai clienti, fanno segnare un +4,4% di aumento delle vendite. L’introduzione sul mercato di nuovi modelli popolari, come il BMW CE 04 completamente elettrico, sono stati fattori determinanti per il successo del 2022.

Volvo C40 e XC40 a trazione posteriore!

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Volvo C40 e XC40 Recharge con più autonomia!

Volvo presenta importanti aggiornamenti per le Volvo C40 e XC40 Recharge, a dimostrazione del fatto che la casa svedese, ci tiene ad arrivare al 2030, con la gamma completamente elettrica.

Javier Varela, Chief Operating Officer e Deputy Chief Executive di Volvo, ha dichiarato, come la casa automobilistica, abbia intenzione di attirare un numero sempre maggiore di clienti verso le vetture elettriche, lavorando sull’aumento dell’autonomia e sull’abbassamento dei tempi di ricarica.

Volvo C40 Recharge
Volvo XC40 Recharge

Motori elettrici a magneti permanenti e trazione posteriore

Nell’ambito di un nuovo pacchetto di aggiornamenti di prodotto, Volvo migliora sia l’autonomia (WLTP) sia la ricarica della Volvo C40 Recharge e della XC40 Recharge rispetto alle versioni precedenti, aumentando l’autonomia fino a 60 chilometri su alcune varianti.

Degno di nota è che Volvo, per la prima volta dopo 25 anni, propone una trazione posteriore! Non mancherà una versione migliorata e alto-prestazionale a trazione integrale.

I modelli C40 e XC40 all-electric, saranno dotati di motori di seconda generazione sull’asse posteriore, a magneti permanenti, sviluppati internamente a Volvo Cars.

Propulsione dedicata per i modelli a trazione posteriore

Il motore singolo con autonomia standard è azionato da un modulo elettrico a magneti permanenti (e-motor) da 175 kW, che garantisce un aumento del 3% della potenza in uscita rispetto alla precedente variante a trazione anteriore con motore singolo da 170 kW.

L’autonomia del motore singolo della C40 Recharge, invece, passa a 476 chilometri dai precedenti 438 chilometri (WLTP). Una ricarica dal 10 all’80% richiede circa 34 minuti utilizzando una stazione di ricarica pubblica da 130kW in corrente continua.

Il motore singolo della XC40 Recharge mantiene la stessa capacità della batteria da 69 kWh, ma grazie a una migliore efficienza di raffreddamento è in grado di garantire un’autonomia maggiore, fino a 460 chilometri secondo il ciclo di guida WLTP, rispetto ai precedenti 425 chilometri (WLTP).

Se si ha bisogno di maggiore potenza e autonomia, si può anche optare per una batteria più grande abbinata a un motore elettrico a magneti permanenti più potente, da 185 kW, sull’asse posteriore. Questa seconda nuova variante monta un pacco batterie da 82 kWh che aumenta l’autonomia fino a 515 chilometri per il motore singolo con autonomia estesa della XC40 Recharge e fino a 533 chilometri (WLTP) per il motore singolo con autonomia estesa della C40 Recharge.

Anche in questo caso è migliorata la potenza di ricarica, poiché il pacco batterie più grande consente di ricaricare a una velocità massima grazie al picco di potenza in CC di 200 kW (prima era di 150 kW in CC), mentre una ricarica dal 10 all’80% richiede circa 28 minuti.

Volvo c40 recharge interni

Variante a trazione integrale

Anche le versioni a trazione integrale, sono state aggiornate nell’ottica di una più ampia autonomia. Concorrono a questo, anche i cerchi in lega da 19 pollici, che con il loro disegno aerodinamico, riducono la resistenza all’avanzamento delle Volvo C40 Recharge e XC40 Recharge.

La precedente configurazione, vedeva, 2 motori elettrici da 150kW, montati sia sull’asse anteriore che posteriore. L’aggiornamento, invece, prevede, un motore elettrico a magneti permanenti, sviluppato da Volvo Cars, al posteriore, da 183 kW e da un nuovo motore asincrono sull’asse anteriore, da 117 kW.

Con questa nuova configurazione, associata a un pacco batterie da 82 kWh e a una migliore efficienza complessiva nel raffreddamento della batteria, la XC40 Recharge Twin Motor AWD è in grado di percorrere fino a 500 chilometri con una singola carica, vale a dire 62 chilometri in più rispetto alla versione precedente. L’autonomia della C40 Recharge Twin Motor AWD è stata portata a 507 chilometri dai precedenti 451 chilometri (WLTP).

Volvo C40/XC40 autonomia