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Volkswagen ID.4 GTX, diventa ID. XTREME

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Trazione integrale basata sulla ID.4 GTX

La ID. XTREME, basata sulla ID.4 GTX è stata presentata al pubblico per la prima volta nel settembre 2022 in occasione del secondo International ID. Treffen di Locarno. L’evento sul Lago Maggiore in Svizzera è sulla buona strada per diventare la controparte per la mobilità elettrica del famoso Volkswagen GTI Treffen sul lago Wörthersee.

Concept car completamente elettrica

Rispetto alla vettura da cui deriva, la ID. XTREME, vanta un aumento delle prestazioni del 30%. La nuova concept car, dimostra la straordinaria versatilità della piattaforma modulare MEB di Volkswagen. Estremamente emozionante, estremamente avventurosa, estremamente diversa, così viene definita. Una vettura completamente elettrica, dalle elevate prestazioni e con la trazione integrale elettrica, che permette di scaricare a terra una potenza di sistema, pari a 387 CV (285kW).

La notevole potenza elettrica e il telaio con capacità off-road sono garanzie per esperienze di guida estremamente emozionanti sia su strada che su terreni fuoristrada. Per raggiungere questo obiettivo, la ID. XTREME combina i punti di forza di un SUV moderno con lo spirito avventuroso e le capacità 4×4 di un robusto fuoristrada”. Il prototipo è stato progettato e costruito nel Dipartimento di Ingegneria di Volkswagen dal team guidato da Andreas Reckewerth.

Più potente della ID.4 GTX

Il team ha aumentato la potenza di sistema della ID. XTREME di 65 kW per un totale di 285 kW (387 CV) mediante un motore ad alte prestazioni sull’asse posteriore e regolazioni software dell’unità di controllo. Ciò equivale a un aumento di potenza di quasi il 30%.
La nuova unità ad alte prestazioni nella parte posteriore eroga 205 kW. In combinazione con il motore anteriore da 80 kW, la ID. XTREME accelera da 0 a 100 km/h in soli 5,3 secondi.

Assetto da rally per la ID. EXTREME

Questo esemplare unico di fuoristrada completamente elettrico è dotato di un assetto da rally più alto di 30 mm, con carreggiate più larghe di 20 mm. Questo rende la ID. XTREME stabile, agile e sicura anche su terreni sconnessi. Le ruote da 18 pollici con pneumatici fuoristrada sono protette da estensioni dei passaruota stampate in 3D. Allargano le fiancate di 50 mm e contribuiscono all’aspetto da fuoristrada deciso della ID. XTREME. Il sottoscocca è chiuso e protetto adeguatamente da un rivestimento in alluminio. Al sicuro la batteria da 77 kWh.

Il versatile fuoristrada mostra anche il suo lato migliore su strade asfaltate con potenti fari anteriori anneriti internamente e cornici delle lenti in arancione. Il tetto apribile panoramico lascia entrare molta luce all’interno.

Dettagli interni Vw ID. XTREME

Un’altra caratteristica speciale della ID. XTREME è la verniciatura personalizzata di alta qualità. Oltre all’arancione specifico del concept e al colore a contrasto in nero opaco, sulle superfici chiare del veicolo sono presenti molte tracce scure simili alla polvere. Con questo effetto grezzo, la ID. XTREME sottolinea il suo carattere outdoor. I badge Volkswagen illuminati al centro della striscia luminosa nella parte anteriore e posteriore sono tipici della famiglia ID. e sono stati adottati anche per questo concept.

LED luminosi sul portapacchi del tetto

La striscia luminosa anteriore a LED sul portapacchi illumina le strade e l’ambiente circostante la ID. XTREME durante la guida in condizioni notturne.

Led luminoso sul portapacchi
Incisione centrale sul portapacchi

Con la sua struttura a nido d’ape, l’accattivante portapacchi sul tetto con una capacità di carico estremamente elevata riprende una speciale caratteristica di design della famiglia ID. Volkswagen. L’incisione centrale “Made with passion and friends” sul portapacchi, racconta la storia della creazione di questa concept car.

Second life per la sostenibilità totale

L’esemplare di prova dismesso della ID.4 GTX e la relativa batteria da 77 kWh celebrano la loro seconda vita nella ID. XTREME. Questo insolito approccio è reso possibile soprattutto grazie alla versatile piattaforma MEB di Volkswagen. La sua architettura consente un layout completamente nuovo perché i componenti tecnici occupano relativamente poco spazio grazie al loro design. L’interno diventa un generoso open space con un’atmosfera ariosa e molto spazio per le gambe nelle aree anteriori e posteriori.

Opel Astra GSe e Opel Grandland GSe, finalmente!

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Le sportive di Opel si chiamano GSe

Finalmente ordinabili le Opel Astra GSe e Grandland GSe! Dopo tanta attesa, gli amanti della sportività, firmata Opel, possono acquistare le vetture di Rüsselsheim, con badge GSe. Per la versione station wagon, c’è da aspettare ancora. Non sono noti i prezzi.

Quindi non più OPC, ma GSe, ovvero Grand Sport Electric e non più come in passato “Grand Sport Einspritzung” (Iniezione Grand Sport). Avrete capito, per farla breve, che le Opel sportive, da oggi in poi, si chiameranno GSe.

GSe, la promessa di Opel

Nuovi modelli top di gamma elettrizzeranno i clienti. Grazie alle tecnologie all’avanguardia, offrono un piacere di guida particolarmente sportivo e allo stesso tempo responsabile, garantito dai motori plug-in hybrid, potenti e a zero emissioni locali. Questi modelli portano avanti con coerenza, la strategia per diventare un marchio completamente elettrico in Europa entro il 2028.

Sono quindi ordinabili, la nuova Opel Astra GSe a partire da € 48.050 e il nuovo Opel Grandland GSe a partire da € 55.000 (prezzi chiavi in mano in Italia, IPT esclusa).

Opel Astra GSe ed Opel Grandland GSe

Sono potenti, dinamiche ed elettriche e ora sono anche ordinabili. Opel apre il nuovo anno comunicando i prezzi delle nuove Opel Astra GSe 5 porte e Opel Grandland GSe e inizia a mostrare ciò che i clienti possono aspettarsi dal marchio del “fulmine” nel 2023. Le versioni di vertice dei rispettivi modelli offrono tutto quello che guidatori sportivi e allo stesso tempo responsabili possono desiderare: prestazioni di vertice, un telaio preciso e trazione plug-in hybrid elettrica per una guida a zero emissioni locali.

Inoltre, questi modelli si distinguono per un design elettrizzante: Opel Astra GSe e Opel Grandland GSe si caratterizzano per gli stilemi del nuovo marchio sportivo e sono offerte con cerchi in lega esclusivi rispettivamente da 18 e 19 pollici, con l’originale paraurti anteriore e con il diffusore posteriore GSe. 

Il frontale secondo Opel Vizor, ovvero con calandra e fari che sono un tutt’uno

Sedili sportivi certificati AGR

Nell’abitacolo, guidatore e passeggero anteriore si possono accomodare sui sedili sportivi in Alcantara concepiti esclusivamente per i modelli GSe e certificati dagli esperti di postura di AGR. Questi sedili sportivi sono riservati esclusivamente ai modelli GSe e sono il risultato della pluriennale esperienza Opel nello sviluppo di sedili ergonomici. Permettono a pilota e copilota di godersi una guida sportiva mentre le loro colonne vertebrali sfruttano tutto il comfort e il sostegno di questi sedili eccezionalmente ergonomici. Il riscaldamento dei sedili e del volante assicura il massimo benessere anche nelle giornate più fredde. Infotainment e sistemi di assistenza alla guida, in linea con gli altri modelli meno sportivi.

Notare i sedili ergonomici

Telaio specifico per i modelli Gse

Inoltre, i nuovi modelli GSe diventano i nuovi riferimenti dal punto di vista telaistico per integrazione e risposta al guidatore. Rispetto alla normale Opel Astra, la versione GSe è stata concepita per essere ancora più agile e precisa. Il telaio è stato abbassato di 10 millimetri. Sterzo, sospensioni e freni rispondono più direttamente ai comandi del guidatore. La tecnologia KONI FSD (Frequency Selective Damping) permette di avere diverse caratteristiche di ammortizzazione per aumentare la maneggevolezza e il comfort in base alla situazione specifica.

Caratteristiche tecniche

Il motore dell’Astra, con tecnologia plug-in hybrid, ha una potenza di sistema di ben 225 CV ed una coppia massima di 360 N m! Questo, grazie ad un motore termico, 4 cilindri turbo benzina, 1,6 litri di cilindrata, con 180 CV (come quello della cugina Peugeot 308) e un motore elettrico da 110 CV (consumo di carburante nel ciclo misto WLTP1: 1,2-1,1 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 26-25 g/km).

Opel Grandland GSe unisce la potenza del motore turbo benzina da 1.6 litri di cilindrata e una potenza di 200 CV e due motori elettrici uno per ogni asse. Il motore elettrico sull’asse anteriore genera fino a 110 CV, quello sull’asse posteriore fino a 113 CV. Il risultato è una potenza di sistema fino a 300 CV (consumo di carburante ponderato nel ciclo misto WLTP: 1,2 l/100 km, emissioni di CO2 pari a 28-27 g/km).

Opel Grandland Gse

Prestazioni Opel Astra GSe:

  • 0/100 km/h in 7,5 secondi
  • Velocità massima di 235 km/h (135 km/h in modalità puramente elettrica)
  • Batteria agli ioni di litio da 12,4 kWh, Opel Astra GSe può percorrere fino a 64 chilometri a zero emissioni locali nel ciclo WLTP.

Prestazioni Opel Grandland GSe

  • 0/100 km/h in soli 6,1 secondi
  • Velocità massima di 235 km/h (135 km/h in modalità puramente elettrica)
  • Batteria agli ioni di litio da 14,6 kWh, Opel Grandland GSe può percorrere fino a 63 chilometri a zero emissioni locali nel ciclo WLTP.

Opel Grandland GSe un SUV brillante a trazione integrale elettrica permanente che assicura un’aderenza ottimale e una partenza da fermo al vertice del segmento.

Suzuki elettrica, ma con DNA 4X4 Suzuki

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Suzuki

Chiunque senta parlare di Suzuki, associa il nome dell’azienda giapponese fondata nel 1909, alle inarrestabili fuoristrada, che hanno avuto successo in tutto il mondo. Se diciamo Suzuki elettrica invece, viene in mente la eVX, il concept full electric, presentato in anteprima mondiale, l’11 Gennaio 2023, presso il Padiglione Maruti Suzuki dell’Auto Expo 2023 di nuova Delhi.

Affrontare il problema del riscaldamento globale, una priorità!

Il Presidente di Suzuki, Toshihiro Suzuki, non ha dubbi. Il riscaldamento globale è una faccenda da affrontare subito. La casa giapponese, da tempo, a livello mondiale, ha attuato misure, atte a diminuire le emissioni di CO2. Nel listino ha vetture, quasi esclusivamente elettrificate, ibride e ibride plug-in. Mancava il grande salto! Ora Suzuki, l’ha fatto, presentando quella che sarà la prima vettura EV del marchio.

Suzuki eVX

Suzuki eVX

Si chiama eVX, il SUV Suzuki, che ha come obiettivo quello di portare avanti l’eredità 4×4 del marchio, nell’era dell’elettrico, per continuare ad offrire un’esperienza di guida da vero SUV Suzuki.

Avrà un design immediatamente riconoscibile come una Suzuki, ma anche una tecnologia BEV (Veicolo Elettrico a Batteria), che sposerà a pieno i canoni fuoristradistici del marchio giapponese. Insomma, un prodotto di valore per i clienti del marchio in tutto il mondo, ottimizzato per seguire il modo di vivere e di guidare che sta cambiando. Una giusta filosofia di gestione del cambiamento, no?

Suzuki elettrica, concept SUV

Specifiche tecniche della eVX

  • Lunghezza totale 4.300 mm
  • Larghezza 1.800 mm
  • Altezza 1.600 mm
  • Capacità della batteria 60 kWh
  • Autonomia 550 km (misurato nel ciclo di guida indiano modificato MIDC)

CUPRA, fenomeno da analizzare, vediamo i numeri

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CUPRA auto, aumenta le sue vendite del 93%

CUPRA, è un’azienda automobilistica spagnola nata nel 2018 come filiale produttrice di automobili sportive e ad alte prestazioni della casa madre SEAT. Il nome è un neologismo sincratico, che deriva dalla fusione “Cup” e “Racer”.

Come il marchio italiano DR Automobiles, il marchio CUPRA è un fenomeno da tenere sotto controllo. Infatti i numeri di cui è capace a pochi anni dalla sua nascita, sono sensazionali e tali da guidare la svolta finanziaria di SEAT S.A.

Logo Cupra

Il marchio automobilistico in più rapida crescita in Europa

Con 152.900 consegne e il 92.7% di crescita rispetto al 2021, CUPRA si aggiudica lo scettro di marchio automobilistico, più rapido crescere nel Vecchio Continente. La carenza di semiconduttori ed altri componenti essenziali, paradossalmente è stata un’opportunità per il marchio.

Infatti, il CEO di SEAT e di CUPRA, Wayne Griffiths, ha dichiarato, che, visto il crescente interesse nei confronti del marchio sportivo di SEAT, l’azienda ha deciso di “sacrificare” i modelli SEAT, sull’altare della stabilità economica dell’intera azienda a lungo termine, dirottando tutti i componenti disponibili, verso la realizzazione dei modelli CUPRA. Tant’è che SEAT S.A. a registrato un -18,1% rispetto al 2021, proprio a causa della carenza di componenti.

SEAT S.A. piace ai tedeschi

La Germania è il cliente più importante di SEAT S.A.! I numeri parlano chiaro: 105.300 unità vendute, un aumento del 1,2% rispetto al 2021 (104.100). La Spagna è solo seconda. Chiude il podio l’Inghilterra e la medaglia di legno se l’aggiudica l’Italia, che sorpassa la Francia.

I principali mercati europei per CUPRA sono stati in ordine, la Germania (58.400; +89,9% vs 2021), il Regno Unito (14.400; +87,4%), la Spagna (13.600; +23,9%), l’Italia (11.300; +83,9%), la Francia (7.600; +86,5%), l’Austria (5.400; +157,6%) e la Svizzera (5.000; + 38,3%). A livello globale, il marchio ha esperimentato un grande crescita in Messico (4.300; + 120,0%), Turchia (2.800; + 879,6%) e Israele (2.700; + 138,8%).

Il locomotore è la CUPRA Formentor, con 97.600 unità vendute, pari al 63,8% delle vendite del marchio e a oltre un quarto delle vendite di SEAT S.A.

A ruota, l’elettrica CUPRA Born, con 31.400 unità consegnate. Dal suo lancio nel 2018, il marchio ha venduto quasi 300.000 veicoli. Che numeri!!!

Per CUPRA espansione globale

Nel 2022, l’ambiziosa espansione globale di CUPRA ha preso un nuovo slancio con l’ingresso nel mercato australiano e nuovi City Garage a Lisbona, Rotterdam e Sydney. Nel 2023, il marchio è destinato a espandere questa rete globale con nuove aperture a Berlino, Madrid e Parigi.

Nel 2023, il primo SUV elettrico

Il 2023, sarà un anno cruciale per il marchio SEAT S.A., che vivrà l’incertezza delle forniture, in contrapposizione con la certezza, anche quest’anno, di dare la priorità a CUPRA e all’elettrificazione di SEAT S.A.

CUPRA Tavascan, sarà il primo SUV sportivo completamente elettrico del marchio. Inoltre, CUPRA amplierà la sua offerta, con l’introduzione di nuove versioni e nuovi motori disponibili su tutta la gamma.

Anche il marchio SEAT riceverà miglioramenti e aggiornamenti e lancerà due nuovi eScooter: SEAT MÓ 125 performance e una nuova versione di SEAT MÓ 50.

Per di più, quest’anno SEAT S.A. celebrerà il 30° anniversario dello stabilimento di Martorell, momento che sancirà l’inizio dell’elettrificazione dell’azienda.

Nissan Ariya, 5 giri della Terra per testarla!

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Test Nissan Ariya

Nissan Ariya, il primo crossover coupé 100% elettrico della Casa giapponese, si presenta al mercato, con alle spalle, 200.000 km di test in tre anni. I 500 tecnici specializzati, che hanno partecipato attivamente al progetto Ariya, nel centro prove di Tochigi in Giappone, hanno raccolto 5.000 dati prestazionali. La Nissan, è pienamente inserita nel mondo della mobilità elettrica, basti pensare alla Nissan Leaf, che ha raccolto molti consensi negli ultimi 10 anni, così, come l’ultima versione della super venduta Nissan Qashqai, col particolare sistema ibrido, che la rende “quasi” una vettura elettrica. Il know-how c’è e la Nissan Ariya ne ha beneficiato alla grande!

Sicurezza, affidabilità e confort

I tecnici Nissan, hanno fatto centro. La Nissan Ariya, provata in ogni condizione, grazie hai percorsi dedicati, artificialmente creati nel centro prove giapponese, è nata per rispondere alle esigenze di tutti gli utenti ancora scettici nei confronti delle auto elettriche. Infatti, la vettura full electric giapponese è sicura, affidabile e confortevole in ogni situazione di mobilità reale.

Test Nissan Ariya

Nissan Ariya alla frusta

Tracciati impegnativi e dissestati, hanno messo a dura prova la struttura, il propulsore, le sospensioni e i vari equipaggiamenti della vettura. Ariya ne è uscita vincente. I dati raccolti, le permettono a pieno titolo, di essere una vettura totalmente fruibile e quindi, vendibile in tutto il mondo. Insomma viene voglia di farci un pensierino, no? Ma quanto costa?

Nissan Ariya, prezzo

Versione EVOLVE:

  • 63 kW 2WD 218 CV 57.800 euro
  • 87 kW 2WD 242 CV 64.300 euro
  • 87 kW 4WD 306 CV 68.300 euro
Nissan Ariya, crossover sportivo

Conclusioni

La Ariya è bella e costa il giusto, se consideriamo il prezzo attuale delle auto elettriche e la stazza. Parliamo di una vettura a ridosso del segmento D, visto che sfiora i 4,6 metri e ha un baule abbastanza capace (468/1713 litri per le versioni 2WD, un pò meno per la versione 4WD, con 415 litri). L’autonomia, per la versione base, si attesta sui 400 km. Buoni i dati per la ricarica. Il caricabatterie interno, permette ricariche in corrente alternata trifase a 22 kW di potenza. La ricarica veloce in corrente continua è a 130 kW di potenza max.

La versione base ha una velocità max di 160 km/h e copre lo 0/100 km/h in soli 7,5 secondi.

Non ci rimane che provarla!…

DR 4.0, vendite record, grazie al GPL

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DR 4.0, terza classificata tra le auto a g.p.l.

Il fenomeno DR, non finisce mai di stupire! Nella classifica delle auto a G.P.L. più vendute in Italia, la DR 4.0, si trova al terzo posto, con 1202 auto vendute, dietro la Dacia, che domina incontrastata con Sandero (2.649) e Duster (1.877).

La casa Molisana, di Massimo Di Risio, si sa, punta sul Termo Hybrid, ovvero la doppia alimentazione benzina/g.p.l., anche se le versioni a listino, sono anche monofuel a benzina, aspirate o turbo, con cambio manuale o automatico. Tutte sempre full optional!

DR 4.0

Quale versione scegliere?

Come già detto, la DR 4.0, è disponibile con alimentazione bi-fuel, benzina/g.p.l., che è l’alimentazione che consigliamo, visto che il sovrapprezzo, rispetto alla versione solo a benzina è di soli 1.000 euro. I motori, sono i noti 1.500 cc 4 cilindri aspirati o turbo, prodotti da ACTECO e montati dal marchio cinese Chery. Nella fattispecie, la DR 4.0 deriva proprio dalla cinese, Chery Tiggo. Chiaramente è stata italianizzata, per poterci piacere. Infatti è bella!

La versione aspirata, manca della giusta verve, questo a causa del motore, che, pur avendo ben 114 CV (a benzina 116 CV), manca di spinta, infatti la coppia motrice di soli 155 N m a 3.500 giri/min., costringe ad un uso intenso del cambio in scalata. Lo 0/100 km/h viene coperto in un tempo ragionevole, ma la ripresa con le marce alte è mortificante. La sconsigliamo!

Molto meglio la versione turbo

Come detto in precedenza, c’è la versione turbo g.p.l. per questo motore, con cambio automatico a 6 rapporti. In realtà il cambio è un robotizzato doppia frizione a secco. La versione della DR 4.0 che consigliamo è quindi, la DR 4.0 1.5 Turbo DCT Bi-Fuel GPL.

La versione consigliata, dispone di un 4 cilindri in linea di 1.5 litri, Turbo, che può funzionare sia a benzina che a g.p.l., insomma un bifuel, che nasce in fabbrica per funzionare anche a g.p.l.

In questo caso, la potenza del motore, rispetto al gemello aspirato, sale a 149 CV a 5.500 giri/min. (5 o 6 CV in più a benzina) e la coppia max, spostata sempre in alto, in questo caso a 3.600 giri/min., più corposa, 195 N m. L’omologazione è EURO 6. La trazione, è solo anteriore!

I consumi non sono bassi (7,4 l/100 km), ma il prezzo del g.p.l., che è di circa la metà rispetto al prezzo della benzina, dà una bella mano. Le emissioni di CO2, sono pari a 171 g/km. Le prestazioni, vedono la copertura dello 0/100 km/h in 11 sec. e la velocità max si ferma a 185 km/h.

Dimensioni DR 4.0

  • Lunghezza: 432 cm
  • Larghezza: 183 cm
  • Altezza: 167 cm
  • Capacità baule: 340/1.100 litri
  • Serbatoio: 44 litri
  • Peso: 1479 kg con conducente
Baule DR 4.0 da 340/1.100 litri

Conclusioni e prezzi

Se volete un family suv, la DR 4.0 è l’auto giusta per voi. Le dimensioni sono adatte a tutte le esigenze. Non si rinuncia a nulla, visto che le auto del gruppo DR, sono full optional. Segnaliamo la presenza, anche, di retrocamera con linee di demarcazione, tettuccio apribile elettricamente, infotainment completo di android auto e apple carplay (via cavo) e sedili in eco pelle. La strumentazione è digitale, con schermo da 7 pollici al posto della strumentazione analogica e schermo da 9 pollici, al centro della plancia, per tutto il sistema infotainment.

Cockpit DR 4.0

I prezzi, sono inferiori alla maggior parte della concorrenza. La versione da noi consigliata, ovvero la DR 4.0 1.5 Turbo DCT Bi-Fuel GPL, viene venduta al prezzo di 23.400 euro, al netto di sconti e/o incentivi statali.

Nuova Peugeot 408, particolare ed indefinibile!

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Peugeot 408

Guardando le immagini della nuova nata della casa del Leone, la nuova Peugeot 408, cugina della Citroen C5 X, si rimane disorientati dal suo aspetto. Perché? Con una lunghezza di 4,69 m, si colloca al limite del segmento C, a cui appartiene. La larghezza è di 1,85 m. L’altezza è 1,48 m, quindi alta, ma non abbastanza, per essere definita un SUV. Il baule è da SW, con 536 litri di capacità, che diventano 1611 litri, abbattendo i sedili posteriori, con i comodi comandi rapidi all’interno del baule stesso. Quindi, che tipo di carrozzeria ha, la nuova Peugeot 408?

Proviamo a dare una definizione. L’ultima nata della Peugeot, non è, né un SUV, né un CROSSOVER, ma neanche una berlina 5 porte a due volumi. Ecco, trovato! È una Fastback, vista la conformazione del lunotto quasi orizzontale.

Differenza tra carrozzeria a Tre volumi e Fastback

Da Febbraio nelle concessionarie

La nuova Peugeot 408, sarà costruita in Francia e verrà prodotta, sia con gli immancabili 1.2 litri turbo benzina, 3 cilindri, da 131 CV, sia con motori ibridi plug-in. Le versioni a benzina, avranno prezzi da 33.800 a 38.400 euro. Le versioni ibride plug-in, saranno due, composte da un’unità endotermica di 1.6 litri turbo e da un motore elettrico da 110 CV, per una potenza combinata di 179 o 224 CV. I prezzi in questo caso, saranno compresi tra 41.600 e 47.700 euro della ricca versione GT. In futuro ci sarà anche una versione full electric!

Nuova Peugeot 408

All’interno il family feeling Peugeot

Il posto guida della Peugeot 408, ricalca gli stilemi Peugeot degli ultimi anni, con l’immancabile cruscotto, molto più in alto del piccolo volante, che si trova in una posizione poco ortodossa.

Cockpit Nuova Peugeot 408

Comodità e pregio delle finiture, la fanno da padrone, come la silenziosità, tant’è, che anche in questa vettura, troviamo l’ormai immancabile rumore artificiale. Mah, de gustibus…

Interessanti i vetri stratificati dei finestrini anteriori, che contribuiscono a far regnare il silenzio all’interno dell’abitacolo. Lo fanno grazie ad una struttura a sandwich, che prevede l’inserimento tra due lastre di vetro, di materiale sintetico.

Lo spazio a bordo non manca, soprattutto per i passeggeri posteriori.

Tanto spazio per le gambe per i passeggeri posteriori della Peugeot 408

Il bagagliaio, l’abbiamo detto, è molto spazioso e accessibile, si può avere anche con portellone motorizzato. Va dai 470 litri della plug-in ai 536 litri della versione 1.2 a benzina.

Baule spazioso e regolare, con soglia di carico bassa, per la Peugeot 408

Batteria da 12,4 kWh per la Peugeot 408 hybrid

La batteria agli ioni di litio, da 12,4 kWh della Peugeot 408 Hybrid, permette alla vettura di muoversi per circa 50/60 km ad emissioni zero, senza consumi di carburante, benzina nella fattispecie (il motore diesel non è previsto).

La batteria può essere ricaricata in corrente alternata, con una potenza fino a 3,7 kW. Aggiungendo 400 euro alla spesa di acquisto della vettura, si ottiene un upgrade fino a 7,4 kW di potenza di ricarica, grazie ad un caricabatteria interno più performante.

Viaggiando solo a benzina, i consumi si attestano intorno ai 14 km/l. Vedi anche come funziona un’auto elettrica

Tanta tecnologia a corredo

Schermo centrale da 10 pollici, che ospita il nuovo software i-Connect, compatibile con Apple Car Play ed Android Auto senza fili.

Tanta tecnologia per la nuova Peugeot 408
  • Adaptive Cruise Control con funzione Stop & Go
  • Night Vision, una tecnologia che rileva gli esseri viventi (pedoni /ciclisti / animali) davanti al veicolo di notte o in condizioni di visibilità ridotta, prima che vengano illuminati dal fascio di luce dei fari
  • Long-range blind spot monitoring (Sistema di monitoraggio dell’angolo cieco a lunga portata – 75 metri)
  • Rear Traffic Alert – Avviso di presenza di traffico posteriore (quando si fa marcia indietro, avvisa della presenza di un pericolo vicino)

Conclusioni

Sicuramente una vettura che farà parlare di se. La nuova Peugeot 408, coniuga spazio, prestazioni e confort, con una carrozzeria che può o non può piacere. Tutti i modelli avranno la sola trazione anteriore e non sono previste motorizzazioni diesel. Il cambio sarà l’automatico ad 8 rapporti EAT8 per tutte le versioni. Vediamo se riscuoterà il successo di altri modelli della casa del Leone!

SUV Ferrari, rivoluzione tecnica Purosangue!

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Ferrari Purosangue

Ho scritto rivoluzione non a caso. Il SUV Ferrari è la prima vettura del Cavallino rampante ad avere 4 porte (ad armadio, perché le posteriori sono ad apertura controvento), 4 comodi sedili e un discreto baule. Il risultato è il sogno di ognuno di noi, ovvero una vettura che coniughi, sportività, prestazioni entusiasmanti, piacere di guida e fruibilità. La Ferrari Purosangue è tutto questo!

Ferrari Purosangue con 4 porte ad armadio

Completano il sogno, la trazione integrale e le quattro ruote sterzanti. Il motore è il celebre V12 Ferrari. I sogni lo sappiamo, costano cari e la Ferrari Purosangue non è da meno. Per portarsela a casa servono 390.000 euro + accessori e 2 anni di attesa. Si, perché le vetture prodotte nei prossimi 2 anni, hanno già un proprietario. È il caso proprio di dire che il SUV Ferrari è andato a ruba!

Qualcuno lo chiama il SUV non SUV

Non è un gioco di parole, ma solo la constatazione, che la Ferrari Purosangue, non apre ad una nuova categoria della casa di Maranello, ma semplicemente va a chiudere un cerchio, cominciato prima, con la Ferrari FF e poi, soprattutto con la Ferrari GTC4Lusso.

Sicuramente ha delle dimensioni importanti, ma chiamare la Ferrari Purosangue il SUV Ferrari, non gli rende onore. Anche perché l’aerodinamica è estrema! Che significa? Quasi tutte le soluzioni stilistiche hanno una funzione aerodinamica appunto. Un gioiello che si fa apprezzare anche e soprattutto per le caratteristiche tecniche da “urlo”.

Caratteristiche del SUV Ferrari

Prestazioni: Velocità massima oltre 310 km/h, 0-100 km/h in 3,3 s, 0-200 km/h in 10,6 s, Frenata 100-0 km/h 32,8 m, Frenata 200-0 km/h 129,0 m

Motore: V12 a 65° – lubrificazione a carter secco

Cilindrata: 6.496 cm3, Alesaggio x corsa 94 mm x 78 mm

Potenza massima: 725 CV a 7.750 giri/min.

Coppia massima: 716 Nm a 6.250 giri/min. (l’80% a 2100 gir/min.) Limitatore a 8250 giri/min.

Rapporto di compressione 13,6:1

Potenza specifica: 111 CV/l

Sospensoni anteriori a quadrilatero alto, attive a controllo elettronico

Sospensioni posteriori multilink a controllo elettronico 

Dimensioni Ferrari Purosangue

Lunghezza: 4.973 mm

Larghezza: 2.028 mm

Altezza: 1.589 mm

Passo: 3.018 mm

Carreggiata anteriore: 1.737 mm

Carreggiata posteriore: 1.720 mm

Peso a secco: 2.033 kg

Rapporto peso/potenza: 2,80 kg/CV

Distribuzione dei pesi: 49% ant.-51% post.

Capacità serbatoio: 100 litri

Capacità bagagliaio: 473 litri

PNEUMATICI: Anteriori 255/35 R22  Posteriori 315/30 R23

CERCHI: Anteriori 398 mm di diametro x 38 mm Posteriori 380 mm di diametro x 34 mm

Cockpit sdoppiato,per un esperienza unica, anche per il passeggero

Trasmissione e cambio

Cambio F1 a doppia frizione e 8 rapporti

Trazione integrale

Quattro ruote sterzanti

Nonostante le dimensioni, la Ferrari Purosangue, può accogliere solo 2 passeggeri posteriori, questo perché il SUV Ferrari, è dotato di un sistema di trasmissione transaxle, che prevede un tunnel tra i sedili, che toglie spazio.

Trazione integrale 4RM-S

Dietro al sistema di trazione integrale 4RM-S, c’è un mondo! Infatti è un concentrato di tecnologia, che prende il meglio, dalla trazione integrale della SF90 Stradale e dal sistema 4WS per le quattro ruote sterzanti indipendenti, della Ferrari 812 Competizione.

La Purosangue, grazie alla combinazione tra il Torque Vectoring sull’asse anteriore, la ripartizione di coppia del differenziale elettronico E-Diff e la generazione di forza laterale del 4WS, può vantare una gestione dell’imbardata, ovvero, della rotazione della vettura intorno al proprio asse, ottimale.

Nello specifico:

La trazione integrale 4RM-S, prevede una doppia uscita di coppia motrice. Al posteriore dove troviamo il cambio a doppia frizione a 8 rapporti, della MAGNA e un differenziale autobloccante a controllo elettronico. E all’anteriore, un cambio a 4 rapporti con convertitore di coppia, che fino a 200 km/h, sincronizza la velocità delle ruote anteriori, con quelle posteriori, per una trazione integrale entusiasmante.

Pinze freno a 6 pistoncini per la Ferrari Purosangue

A cosa servono le 4 ruote sterzanti?

Il 4WS, ha lo scopo di rendere più agile la vettura, permettendogli traiettorie curvilinee di raggio minore. Ovvero in manovra, la vettura avrà bisogno di meno spazio, grazie alle ruote posteriori, che girano in controfase, ovvero dalla parte opposta di quelle anteriori; rapporto di sterzatura negativo.

In velocità invece, le ruote posteriori girano in fase con quelle anteriori e permettono, una riduzione dell’angolo di imbardata, rendendo più agevole il controllo del veicolo stesso.

In poche parole, un sistema a 4 ruote sterzanti, va a modificare continuamente il passo della vettura, è il caso di dire che la vettura ha il passo variabile.

Dinamica del veicolo, controllata dall’elettronica

Nella Ferrari Purosangue, ritroviamo anche l‘ABS evo con sensore 6W-CDS della 296 GTB. Le sospensioni attive, sono un debutto assoluto e permettono di regolare trasferimenti di carico e rollio in curva, nonché il contatto tra pneumatico e asfalto, anche alle alte frequenze. Si chiamano fast active e sono dotate di 4 attuatori elettrici a 48 Volt, in grado di erogare la forza nella direzione del moto. A livello meccanico, la trasmissione della forza avviene tramite una vite senza fine e ingranaggi a basso attrito.

Sospensioni attive Ferrari Purosangue

Conclusioni

La Ferrari ha superato se stessa con la Purosangue! Ma cosa gli vuoi dire ad una casa automobilistica che ancora produce V12 aspirati? Grazie Ferrari!

Jeep Avenger 2023. A benzina ed elettrica

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Jeep Avenger

Il nome della nuova Jeep Avenger 2023 è tutto un programma! Tradotto dall’inglese, Avenger sta per vendicatrice, ma in realtà non vendica proprio nulla, ma fa registrare diversi primati. È la prima Jeep elettrica, anche se è prevista una versione turbo benzina, è la Jeep più piccola, mai realizzata, infatti misura poco più di 4 metri (408 cm, 16 in meno della Jeep Ranegade), tipo una Dacia Sandero per intenderci ed è la prima Jeep, disegnata, progettata e costruita in Europa. Il baule ha un’ottima capacità di 380 litri!

Esattamente, viene assemblata in Polonia, nello stabilimento Stellantis in cui veniva assemblata la Fiat 500 fin dal 2007. La “matita” è italiana e il disegnatore, risponde al nome di Daniele Calonaci. La Jeep Avenger arriverà sul mercato nella primavera 2023!

Cockpit Jeep Avenger elettrica

Jeep Avenger, non solo elettrica

La baby SUV, si presenta sul mercato con una versione endotermica a benzina ed una full electric. La prima sarà equipaggiata col noto motore PureTech 1.200 turbo 3 cilindri, da 100 CV di potenza, lo stesso montato sulla Peugeot 208. La versione elettrica, invece, sarà equipaggiata con un motore elettrico, con architettura a 400 Volt, marchiato Emotors, una joint venture tra Stellantis e Nidec Leroy-Somer Holding.

Caratteristiche della Jeep Avenger elettrica

La piattaforma su cui è costruita è la eCMP2, comune ad altre vetture elettriche del gruppo, vedi Peugeot, DS, Opel. La potenza del motore è di 156 CV con 260 N m di coppia motrice, non male. Velocità massima 150 km/h e lo 0/100 km/h, viene coperto in 9 secondi. Il pacco batterie al litio ha una capacità di 56 kWh lordi (51 netti). L’autonomia si attesta sui 400 km scarsi nel ciclo WLTP e su 550 km in un contesto solo urbano. Ottimo direi!

La capacità della batteria è superiore a quella delle sorelle di cui sopra, grazie alla conformazione della Jeep Avenger e alla piattaforma migliorata, che permette una disposizione dell’accumulatore, ad “H”, nel sottoscocca, sotto ai sedili anteriori e posteriori, senza sporgenze verso il basso. Tra l’altro la batteria è adeguatamente protetta dagli urti.

La ricarica può essere effettuata, sia in corrente continua (mode 4), alla potenza massima di 100 kW, sia in corrente alternata (mode 3), alla potenza massima di 11 kW.

Trazione anteriore e 6 modalità di guida

Il nome Jeep è da sempre associato al fuoristrada. Questo piccolo SUV, non tradisce la natura del marchio, infatti, grazie ad un angolo di attacco di 20°, a quello di uscita di 32° ed a quello di dosso di 20°, non ha paura del fuoristrada.

Jeep Avenger 2023

Le modalità di guida, grazie al Selec-Terrain, che è lo stesso che abbiamo imparato a conoscere nella Peugeot 2008, sono 6:

  • Normal, per tutti i giorni
  • Eco, per risparmiare carburante
  • Sport, per esaltare le prestazioni ed il piacere di guida
  • Snow, per avere la massima trazione sui fondi innevati
  • Mud, per ottimizzare la trazione, quando si guida nel fango
  • Sand, per evitare di rimanere insabbiati

Non manca proprio nulla!…

Conclusioni

La Jeep Avenger, mi piace! Discreta abitabilità, ottima capacità di carico, autonomia giusta, fuoristrada garantito e sicuro, anche se con la sola trazione anteriore, per il momento. La linea non è niente male ed i prezzi, almeno quelli della versione endotermica, che verrà venduta a partire da 21.800 euro, sono accessibili e in linea con quanto offerto dalla vettura. La versione elettrica, verrà venduta a partire da 35.400 euro, al netto di incentivi statali, che speriamo siano importanti.

500 Abarth elettrica, ha senso? Qualcuno a storto il naso

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Abarth elettrica

Prima o poi, si sa, arriva per tutti! Anche lo Scorpione, si converte all’elettrico, con la 500 Abarth elettrica. Lo fa con una versione di lancio, in serie limitata, denominata “Scorpionissima”.

1949, gli esemplari che verranno costruiti, come l’anno in cui Carlo Abarth, fondò l’omonimo marchio. Coadiuvato dal pilota Guido Scagliarini, Abarth, decide di aprire l’azienda che porta il suo nome: scelse come simbolo lo scorpione, in riferimento al loro comune segno zodiacale. La ditta, specializzata in elaborazioni, prende la sede a Torino, dove, alla fine dell’anno, conta già oltre 30 dipendenti.

500 elettrica, pepata!

Abarth, storicamente, ha sempre preso Fiat di serie, per elaborarle alla massima potenza. Modifiche strutturali per esaltare la guidabilità e per tenere a bada i motori, che venivano “pompati” tantissimo rispetto a quelli di serie. Il marchio dello Scorpione, è riuscito a catalizzare l’attenzione di oltre 160.000 possessori di vetture Abarth nel mondo, con la “Scorpionissima”. Ma sono rimasti contenti? Sembra proprio di no!

500 Abarth elettrica, troppo simile alla 500 elettrica

Esteticamente, il lavoro fatto dagli stilisti è molto bello e gradevole, anche all’interno. La macchina è bella! Si distingue sicuramente dalla Fiat 500e grazie alle scritte Abarth davanti e dietro e allo Scorpione sui parafanghi posteriori. Ci sono anche elementi aerodinamici importanti, come uno spoilerino sotto al paraurti anteriore e gli estrattori dell’aria sotto al paraurti posteriore.

Estrattori posteriori per la 500 Abarth elettrica
Cockpit 500 Abarth elettrica

Ma ciò che la differenzia maggiormente dalle “normali”, è il passo e la carreggiata maggiorati. Migliorata la ripartizione dei pesi. Baricentro basso, grazie alla batteria agli ioni di litio con una capacità dichiarata di 42 kWh. Il caricabatterie in corrente continua, che accetta potenze fino a 85 kW e pneumatici maggiorati su specifici cerchi da 18 pollici, completano il pacchetto, che dovrebbe incoronarla, auto sportiva. Ma così non è.

Prestazioni

E qui viene il bello, o il brutto… lo 0/100 km/h, viene coperto in soli 7 secondi, grazie ad una robusta coppia motrice di 235 N m e ad una potenza di 155 CV, ma tutti i motori elettrici, si sa, garantiscono scatti brucianti, dov’è l’originalità? La velocità è di soli 155 km/h, pochini… La ripresa migliora rispetto all’Abarth a benzina, ma va?… Il tempo sul giro nel circuito “misto Alfa” del Balocco, migliora di 1 secondo rispetto alla turbo benzina, bene… Ma serviva scomodare come testimonial, il pilota, 2 volte campione del mondo di rally, Miki Biasion? Direi di no!

155 km/h per la 500 Abarth elettrica

Parliamo del rumore

Un’altra nota dolente, farà storcere il naso ai puristi del marchio. All’avvio e allo spegnimento, viene emesso il suono di una chitarra ed in marcia, viene riprodotto artificialmente il rumore del motore turbo benzina

Conclusioni

Ha senso un’Abarth così, al prezzo di 43.000 euro? Sarà il mercato ad emettere la sentenza. L’auspicio è che in Abarth, propongano il prima possibile, qualcosa di diverso. Magari una trazione posteriore o 4×4? Magari più potenza? Una linea più accattivante? Poi quel suono della chitarra, io lo toglierei!…